Mercoledì 25 maggio l’uscita concordata è stata Bolsena e precisamente il giro del Lago con il traghetto e visita ai principali monumenti della cittadina volsina: la rocca Monadeldesca e la Basilica di Santa Cristina.
All’appuntamento ci siamo dati una contata e con estremo piacere abbiamo notato che eravamo 34 persone, tutte felici di ritrovarsi e di ritrascorrere insieme una giornata.
Giunti a destinazione intorno alle 11,00, dopo la dovuta pausa caffè, ci siamo imbarcati sul traghetto precedentemente prenotato e a disposizione per noi.
La guida ci ha parlato del lago che è di origine vulcanica ed è il più grande d'Europa, formatosi oltre 300.000 anni fa in seguito al collasso calderico di alcuni vulcani appartenenti alla catena dei monti Volsini. Ha una forma ovale, due isole e un fiume emissario il Marta. Ha un'area totale di 113,5 km² (quinto in Italia), si trova a 305 m s.l.m., ed ha una profondità massima di 151 m e una profondità media di 81 m.
Si trova interamente nel territorio della provincia di Viterbo e precisamente nella parte Nord, detta Alta Tuscia. Per un tratto considerevole è lambito dalla strada consolare Cassia, a pochi chilometri dal monte Amiata.
Circumnavigando l'isola Bisentina, che è la maggiore delle due per superficie (17 ha), si può notare una natura quasi incontaminata con folti boschi di leccio, giardini all'italiana, panorami incantevoli e numerosi monumenti. Sono un esempio la chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo, con l'imponente cupola realizzata dal Vignola, osservabile anche dalla riva occidentale del lago, il convento Francescano e la villa dell'isola. Sono presenti sull'isola sette cappelle, tra le quali vi sono la Rocchina (il cui nome deriva dal fatto che riproduce, in dimensioni ridotte, la Rocca sulla riva di Capodimonte), la chiesa di Santa Caterina, la cappella del Crocefisso con affreschi del '400. Si ricorda anche l'orribile Malta dei Papa, carcere a vita scavato nella terra destinato ai condannati per eresia dotato di un solo piccolo buco per la luce. Si possono trovare anche due statue, di cui una monumentale, di leone: una locata sulle scale che portano alla cima del monte Tabor, l'altra, la più grande, sulla lingua orientale dell'isola. Si possono ammirare inoltre bellissime insenature, la cima collinare del monte Tabor, sotto la quale si trova un'antica colombaia, gli strapiombi rocciosi sull'azzurro del lago ad Est ed infine la parte verdeggiante sul lato meridionale verso il paese di Capodimonte.
L’isola Martana situata di fronte al centro abitato di Marta, da cui prende il nome, avrebbe custodito le spoglie di Santa Cristina, affinché non cadessero preda dei barbari. Attualmente, proprietà privata come l’Isola Bisentina, è disabitata mentre un tempo fu sede di un convento degli Agostiniani.
Dopo aver consumato il pranzo al sacco, ci siamo spostati per le vie di Bolsena. Una breve salita verso le torri, ci fa ammirare la Rocca di Bolsena da dove si gode di un incantevole panorama del lago e dell'intera città, la sua costruzione risale al 1295 ad opera degli Orvietani, che in quel periodo avevano in possesso Bolsena.
Nella parte inferiore della città la basilica di Santa Cristina, tappa dei pellegrini sul percorso dell'antica via Francigena alla volta di Roma, ha ospitato, per secoli, fiumi di pellegrini. Tra le sue antichissime mura ha accolto personaggi celebri per la santità, l'arte, la letteratura e la storia, e umili e anonimi uomini, ma tutti qui giunti alla ricerca di Cristo, sostenuti dalla testimonianza di chi per lui aveva donato la vita. Due eventi caratterizzano questo luogo: il martirio di Cristina e il miracolo eucaristico del 1263.
Carmelo Melia